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Trekking in tranquillità

Schede pratiche

Camminare: non c’è niente di meglio per andare alla scoperta delle meraviglie della natura! Da soli, in coppia, con gli amici o in famiglia, il trekking a piedi offre opportunità per tutti. Ma perché l’escursione abbia successo e se ne possa approfittare al massimo, evitando situazioni difficili, è necessario prepararsi. Ecco qualche consiglio pratico.

Trekking in tranquillità

Materiale

Innanzitutto, occorre assicurarsi di avere le attrezzature adeguate per il tipo di escursione che si intende fare. Questo è particolarmente importante per le camminate più lunghe.

  • Lo zaino deve essere comodo e deve adattarsi bene alle fattezze dell’escursionista. Il suo volume può variare dai 10 ai 70 litri, in base alle esigenze e alla lunghezza dell’escursione.
  • Le scarpe devono essere accollate e sufficientemente rigide per fasciare bene le caviglie, soprattutto se il percorso è sassoso o il carico dello zaino è notevole.
  • Altrettanto importanti sono le calze, che devono essere sufficientemente spesse per limitare gli sfregamenti e prevenire la formazione di vesciche. In commercio nei negozi specializzati, esistono anche calze a doppio spessore.
  • Scegliere un abbigliamento adatto alla stagione e vestirsi a strati, così da potersi adattare al ritmo di marcia, alla sudorazione, alle condizioni meteorologiche e all’altitudine.
  • Valutare attentamente l’utilità di ciascun oggetto messo nello zaino in base al suo peso. Ecco alcune cose indispensabili:
  • Una grossa borraccia
  • Un cappello, un paio di occhiali da sole e della crema solare
  • Un capo di abbigliamento contro la pioggia, contro il vento e un pile
  • Un sacchetto di plastica per non lasciare in giro i propri rifiuti
  • Un kit di pronto soccorso
  • Un telefono cellulare
  • Per le escursioni di più giorni, portare con sé anche dell’attrezzatura da campeggio, il più compatta e leggera possibile.
  • Per facilitare il trasporto dello zaino, esiste un carrello monoruota da tirare per mezzo di una imbracatura leggera che va indossata. Questo sistema permette di far riposare la schiena.
  • Prevedere di fare una sosta picnic se il pasto fa parte del programma e portare con sé frutta secca, biscotti, cioccolato o barrette energetiche per darsi la carica durante il percorso.
  • Se le risorse lo permettono, un GPS portatile di piccole dimensioni può essere utile lungo i sentieri mal segnalati o molto isolati. Altrimenti una bussola può sempre rivelarsi preziosa.
  • Un bastone telescopico può rivelarsi molto utile per camminare sui pendii ripidi, sia in discesa sia in salita.
  • Se la marcia si prolunga per più giorni, assicurarsi dell’affidabilità di tutto il materiale e farsi un’idea di come effettuare eventuali riparazioni.

La preparazione

L’equipaggiamento non è tutto, ci sono ancora alcune cose da preparare prima di lanciarsi nell’impresa.

  • Evitare di partire da soli, soprattutto in aree a rischio come l’alta montagna.
  • Scegliere il percorso a seconda della stagione, del clima e della condizione fisica degli escursionisti. Non bisogna sopravvalutarsi per essere sicuri di riuscire a completare il percorso o la tappa prima di sera. Non esitare a chiedere consiglio agli enti locali.
  • Procurarsi una mappa dettagliata del percorso e tracciare la strada da percorrere.
  • Il giorno prima della partenza fare il pieno di carboidrati lenti, mangiando riso o pasta per cena.
  • Se possibile, informare un amico o un familiare della propria escursione e dargli un’idea del percorso e dell’orario stimato per il ritorno. Questo può facilitare le ricerche in caso di problemi. Eventualmente avvertire anche la gendarmeria locale. In ogni caso, al rientro o in caso di ritardo, ricordarsi di chiamare le persone avvertite per evitare che si preoccupino.
  • Controllare le previsioni meteorologiche poco prima della partenza. Evitare escursioni in montagna quando il tempo è instabile, perché sui monti i temporali possono essere particolarmente violenti e pericolosi. Tenere a mente che la meteorologia è ben lungi dall’essere una scienza esatta e che il tempo può cambiare molto rapidamente.

La camminata

Perché l’escursione a piedi abbia successo, occorre prestare attenzione anche a certi dettagli mentre si cammina. Ecco alcuni suggerimenti per trarne il massimo profitto:

  • Ottimizzare il carico dello zaino per un comfort ottimale: gli oggetti pesanti devono essere posizionati vicino alla schiena, gli oggetti di uso frequente devono restare a portata di mano e le cinghie non devono essere né troppo strette né troppo allentate. Usare la cintura perché una parte del carico poggi sul bacino.
  • Bere regolarmente, in piccole quantità ma spesso. È necessario bere prima di sentire sete. Ciò consente, fra l’altro, di evitare crampi o semplicemente colpi di stanchezza.
  • Durante la marcia, consumare spuntini a base di carboidrati rapidi (cioccolato, frutta secca, barrette energetiche) che permettono di recuperare la carica e di evitare crisi ipoglicemiche.
  • Seguire la segnaletica ed evitare di allontanarsi dai sentieri battuti. Verificare regolarmente il percorso sulla mappa perché certe indicazioni possono cancellarsi con il tempo.
  • Non esitare a tornare indietro se si avesse la sensazione di essersi persi o se il tempo si facesse improvvisamente minaccioso.
  • In caso di temporale improvviso in quota, scendere rapidamente il più in basso possibile. Stare lontani da alberi isolati e pareti di roccia bagnata. Verificare inoltre che nessun oggetto metallico spunti dallo zaino.
  • Attendere di avere ultimato l’ascensione per fare un eventuale picnic, perché rimettersi in moto è spesso più difficile dopo i pasti. Inoltre, è molto più piacevole mangiare in cima, da dove di solito si gode di una vista migliore.
  • Dopo la pausa, raccogliere tutti i rifiuti e portarli via con sé in un sacchetto di plastica.
  • Muoversi sempre con rispetto, pensando alle persone, alla fauna e alla flora che abitano le aree attraversate.
  • Il cane che eventualmente accompagnasse gli escursionisti dovrà essere tenuto al guinzaglio nelle aree abitate e in quelle a rischio (in presenza di scogliere, selvaggina, ecc.)
  • Durante la stagione di caccia, chiedere informazioni a un cacciatore sulla condotta da tenere. Dovrebbe essere in grado di indicare come continuare l’escursione nelle condizioni migliori, con il massimo della sicurezza e senza interferire con le battute.
  • Anche se la discesa è solitamente più veloce della salita, non è meno faticosa, soprattutto per le gambe. Non dimenticare di fare qualche pausa.
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